La stagione fredda è in arrivo, e anche le patologie correlate.
Veramente tosse, raffreddore, mal di gola etc. non ci hanno mai abbandonato, quest’anno, complici l’aria condizionata e le variazioni climatiche “pazze” che hanno caratterizzato l’estate. In farmacia abbiamo dovuto offrire consulenza per bronchiti e laringiti, molto più che per le classiche scottature da sole estive.
Mentre infatti abbiamo tutti imparato a usare le creme solari, gli integratori antiossidanti e…i cappelli a falda larga, sono ancora poche le persone che si coprono entrando in negozi e uffici, ormai climatizzati all’americana con differenze anche di 10 gradi rispetto all’esterno.
Ma ormai a questo penseremo il prossimo anno! Invece settembre e ottobre sono i mesi nei quali si può preparare il nostro organismo ad affrontare meglio la stagione invernale, per poterne godere senza risvolti negativi.
Ricordiamo anzitutto di proteggere i nostri cari più a rischio, ossia bambini, anziani, persone con patologie come diabete e cardiopatie.
Per aumentare le difese, oltre a condurre una vita “sana”, con alimentazione semplice ed equilibrata e una moderata attività fisica, possibilmente all’aperto, si possono utilizzare vari aiuti sia fitoterapici che omeopatici. Nei casi più a rischio, bisogna assolutamente consigliarsi con il proprio medico di famiglia, che potrà prescrivere vaccini e altro.
I fitoterapici più interessanti sono i classici, in uso da sempre nella medicina tradizionale: echinacea, rosa canina, uncaria, acerola, propoli. A questi negli ultimi anni si sono aggiunti resveratrolo, zinco, beta-glucano, e antiossidanti come goji, papaya fermentata, acai, fungo shiitake e altri.
Molto importanti le vitamine, A, D e C, e i fermenti lattici probiotici
L’utilizzo dei prodotti va deciso insieme col proprio consulente, medico o farmacista, per evitare errori che possono compromettere il risultato, o anche problemi più seri, quali le interazioni con i farmaci in uso o la tardiva diagnosi di stati patologici che andrebbero curati in altro modo.
Ricordiamo che i vaccini, pur tanto discussi, hanno salvato e continuano salvare milioni di vite umane. Negli anziani l’antiinfluenzale e talvolta l’antipneumococcico sono spesso indicati e non vanno temuti, ma piuttosto praticati nel momento più opportuno, quando la persona sta ancora bene e può reagire al meglio.
E’ possibile anche potenziare la risposta immunitaria al vaccino, per esempio con l’echinacea.
Chi si cura con l’omeopatia, inoltre, dovrebbe sapere che può accompagnare la vaccinazione con rimedi specifici.
Una piccola annotazione finale: la cosa che abbassa di più le difese è lo stress!
