Quando assumi un Farmaco ti assumi un impegno

Di cosa parleremo

Testi a cura del prof Francesco Scaglione dipartimento di biotecnologia e medicina traslazionale Università degli Studi di Milano

 

COME OTTENERE IL MASSIMO BENEFICIO DAI FARMACI CHE SI ASSUMONO

CHE COS’È L’ADERENZA ALLE TERAPIE MEDICHE?

Il pieno beneficio proveniente dell’utilizzo della maggior parte dei farmaci non dipende solo da una corretta prescrizione medica, ma anche dalla volontà e dalla possibilità del paziente di seguire con precisione la terapie proposte del medico.
La migliore definizione di aderenza alle terapie, condivisa a livello generale, è la seguente: “il coinvolgimento attivo, volontario e collaborativo del paziente, finalizzato a produrre un “risultato terapeutico”.
Si può avere aderenza terapeutica solamente quando il paziente ha accettato l’esistenza della malattia ed i problemi legati alla terapia proposta.

IN CHE COSA CONSISTE LA RIDOTTA ADERENZA?

La ridotta aderenza include diverse situazioni:
• Errori nel dosaggio
• Omissioni parziali o totali della terapia per diversi periodi di tempo
• Errori nella frequenza di assunzione
• Completa interruzione del trattamento (mancata persistenza)

1. NON HO NESSUN SINTOMO PERCHE DEVO CONTINUARE A PRENDERE PASTIGLIE?

Molte condizioni croniche come ad esempio l’ipertensione o il colesterolo alto non danno sintomi immediati, ma possono determinare infarti o ictus. Se continui la terapia puoi evitarli.

2. CONTINUO LA TERAPIA, MA IL COLESTEROLO O LA PRESSIONE NON SI ABBASSANO. PERCHE CONTINUARE?

Parla con il tuo medico, probabilmente bisogna solo cambiare la terapia o aggiustare il dosaggio. Smettere puo essere pericoloso.

3. PRENDO TROPPE MEDICINE. NON MI FARANNO MALE?

Se hai diverse patologie bisogna curarle. A volte per la stessa malattia ci vogliono due o più farmaci. Parla con il tuo medico, esponi il tuo dubbio e lui ti aiuterà a trovare una soluzione. Smettere può mettere a rischio la tua salute.

4. PRENDO TROPPE MEDICINE, CHE MALE C’È SE A VOLTE MI DIMENTICO?

Dimenticare di prendere le medicine può essere dannoso. Chiedi al tuo medico e al tuo farmacista ti daranno consigli su come organizzare la tua terapia per non dimenticare di assumerla.

5. LE MEDICINE CHE PRENDO POSSONO AVERE INTERAZIONI TRA DI LORO E FARMI MALE?

Si, è possibile. Se noti sintomi nuovi o awerti qualche malessere informa subito il tuo medico o il tuo farmacista.

6. H0 PAURA DEGLI EFFETTI COLLATERALI. POSSO RIDURRE LA DOSE 0 SALTARE QUALCHE PASTIGLIA?

No, è sbagliato. La cura potrebbe non avere effetto. Se hai notato effetti collaterali dillo subito al medico o al tuo farmacista.

7. QUANDO DEVO SMETTERE DI FARE LA CURA? ANDRÒ AVANTI TUTTA LA VITA?

Ci sono patologie che si curano in pochi giorni, altre possono, altre possono richiedere mesi, alcune addirittura anni. Anche se i risultati delle analisi rientrano nella norma, sarà il medico a chiarirti bene questo aspetto.

8. HO FATTO LA CURA E NON MI HA FATTO NIENTE. PERCHE CONTINUARE?

Magari quella cura non era adatta o non era adatto il dosaggio. Spesso nelle patologie croniche bisogna fare alcuni tentativi prima di trovare la cura giusta. Il medico troverà progressivamente la soluzione.

9. H0 NOTATO CHE ALCUNI CIBI INTERFERISCONO CON LE MEDICINE CHE PRENDO. Posso SOSPENDERLE PER UN PO’ DI TEMPO?

E noto che alcuni cibi possono interferire negativamente con i farmaci: parlane con il medico o con il farmacista che ti spiegheranno quali sono gli alimenti da evitare..

10. PRENDO LE MEDICINE DA PIU Di 10 GIORNI, MA NON SENTO BENEFICIO. POSSO SOSPENDERLE?

No, non devi smettere di prendere le medicine prescritte dal tuo medico Alcune necessitano di tempi lunghi prima che manifestino il toro pieno effetto ll tuo medico ti potrà spiegare se le medicine che prendi appartengono a questa categoria.

Altre domande? Rivolgiti al tuo medico curante o al tuo farmacista!

Nel caso delle patologie cardiovascolari, i dati del rapporto OsMed (Osservatorio Nazionale sull’lmpiego dei Medicinali dell’AIFA Agenzia Italiana del Farmaco] riportano che, sul totale dei pazienti » ipertesi trattati nel 2014, l’aderenza alla terapia farmacologica … è stata solo del 55,5%.

Prendiamo l’esempio di una patologia cronica altamente invalidante come la Sindrome Coronarica Acuta (che comprende l’infarto del miocardio e t’angina instabile). I pazienti affetti da tale patologia, all’atto della dimissione ospedaliera, ricevono una prescrizione qualitativamente adeguata ma, purtroppo, nell’analisi sull’aderenza la situazione non è ottimale.

Infatti, a distanza di un anno dal primo episodio, circa la metà dei pazienti non segue correttamente “la terapia indicata come ottimale dalle linee guida. Tutto questo ha un costo clinico e sociale non indifferente in termini di episodi acuti che necessitano dell’ospedalizzazione.
o di decessi.

che potrebbero essere ridotti di oltre l’80% con una corretta aderenza alla terapia.

Seguire correttamente la terapia è importante per la tua salute e il tuo benessere.

Bibliografia
1. OsMed. L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto Nazionale anno 2014
2. Rasmussen JN, Chong A, Alter DA. Relationship between adherence to evidence based pharmacotherapy and long term mortality after Acute Myocardial infarction. JAMA 2007; 297:177-186
3. Naderi SH et al. Adherence to Drugs that Prevent Cardiovascular Disease. The American Journal of Medicine, vol 125 N° 9, 882, 887
4. Wald NJ, Law MR. A strategy to reduce cardiovascular disease by more than 80%. BMJ 2003;326:1429-1423

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